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Genoma di Marco Bertolino, recensione del libro

Genoma di Marco Bertolino, recensione del libro
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F. GARY GRAY − IL RISOLUTORE DELL'ACTION MOVIE

Nel ricco panorama dei generi cinematografici quello d'azione è sicuramente il più codificato. Il suo rigido protocollo impone infatti luoghi comuni e iterazioni coercitive dal sapore vagamente rituale che finiscono per cristallizzarlo in abusati cliché. Saltuariamente, tuttavia, la liturgia conservatrice dell'action viene ritoccata, se non proprio riscritta, da officianti meno conformisti. F. Gary Gray è uno di questi. Afroamericano, nato 39 anni or sono a New York, Felix Gary Gray comincia la sua carriera come teleoperatore e, contemporaneamente, dirige alcuni cortometraggi autoprodotti. Con il materiale girato Gray si offre di realizzare videoclip e in breve diventa uno dei migliori registi nel campo. Il suo esordio cinematografico risale al 1995, con una gradevole commedia dai tiepidi risvolti drammatici, Friday ( Ci vediamo venerdì ). Interpretata da Ice Cube − coautore della colonna sonora − e da Chris Tucker ( Rush Hour ), la pellicola coniuga commedia e dramma sociale c

CUT TO THE CHASE - INTERVISTA A PETER R. HUNT

Peter Roger Hunt (Londra, 11 marzo 1925 − Santa Monica, 4 agosto 2002), figura di spicco del cosiddetto “Bond Team”, geniale montatore prima, abile regista poi, ha contribuito in maniera determinante a creare il mito dell’agente segreto britannico con licenza di uccidere, al pari dei produttori Harry Saltzman e Albert “Cubby” Broccoli e del regista Terence Young. La sua innovativa tecnica di montaggio, ribattezzata crash cutting , ha saputo conferire ritmo e dinamicità inediti al personaggio uscito dalla penna di Ian Fleming. Negli Anni 60 James Bond rivoluzionò il mondo del cinema quanto i Beatles quello della musica... “Esatto. Oggi non è certo più una novità montare un film come io feci con Licenza di uccidere , ma all’epoca era qualcosa di innovativo. Prima del 1961, anche nelle pellicole americane, si vedeva un tizio che scendeva le scale, usciva dalla porta, saliva in macchina e partiva. Adesso non più: il tizio esce e nell’inquadratura successiva è già arrivato!”. Quando si dic

DANIEL CRAIG, UN METALMECCANICO AL SERVIZIO SEGRETO DI SUA MAESTA’

Daniel Craig, classe 1968, inglese di Chester, è il settimo James Bond in celluloide. Nel 2005 ha firmato un contratto da 60 milioni di dollari per interpretare quattro film della serie nell’arco di dieci anni. Il primo, Casino Royale (2006), è stato diretto dal neozelandese Martin Campbell, che undici anni prima aveva anche sigillato il debutto dell’irlandese Pierce Brosnan nei panni di 007 nel notevole GoldenEye (1995). Per Un tot de sòla (libera traduzione romana di Quantum of Solace ) il testimone della regia è stato raccolto dal 39enne tedesco Marc Forster (quello de Il cacciatore di aquiloni , per intenderci), che purtroppo si reputa un autore e non un regista di film di genere. Con Craig la saga del più popolare agente segreto del mondo (bell’ossimoro…) è tornata bruscamente alle origini: in Casino Royale , infatti, Bond non aveva ancora ricevuto il famigerato doppio 00 che certifica la licenza di uccidere. Con Quantum of Solace , l’atmosfera scivola nell’… abondianesimo: se è

LA LEGGE DI PETER PAN: FRATELLASTRI A 40 ANNI

“Negli Stati Uniti ci sono sedici milioni di adulti che vivono ancora con i genitori: la percentuale è aumentata del 70 per cento negli ultimi tredici anni …” (Adam McKay, regista) Step Brothers (da noi tradotto con l’accettabile Fratellastri a 40 anni ) prende l’abbrivio da una dichiarazione del presidente George W. Bush sull’importanza della famiglia, “il luogo dove la nazione trova speranza e i sogni spiccano il volo”. Il film ricostituisce per la terza volta il sodalizio artistico composto dal regista e sceneggiatore Adam McKay e dall’attore Will Ferrell dopo i successi nazionali di Anchorman - La leggenda di Ron Burgundy (2004) e di Talladega Nights - Ricky Bobby: la storia di un uomo che sapeva contare fino a uno (2006). Il terreno è ancora quello della commedia scorretta e scurrile, sottilmente infantile e provocatoria. Brennan (Ferrell) e Dale (Reilly) sono due quarantenni che si rifiutano di crescere; il primo vive con la madre, il secondo con il padre. Quando i due genitor

LA NEBBIA DELLA RAGIONE GENERA MOSTRI: THE MIST

A Bridgton, tranquilla cittadina del Maine, si abbatte un violento nubifragio, forse una tempesta elettrica, che sradica alberi e provoca non pochi danni all’opera della natura e a quella dell’uomo. L’indomani, placatasi la furia degli elementi, David Drayton, disegnatore di poster cinematografici, si accinge con la propria famiglia a una ricognizione dei danni subiti; in riva al lago, David vede una strana, densa nebbia scendere dalle montagne verso la pianura, anomala in quella stagione e con quelle condizioni climatiche. Recatosi con il vicino in città per acquistare materiale per le riparazioni, trova la cittadina in preda a un black-out, mentre molti automezzi dell’esercito – che ha una base top secret sulle alture circostanti – procedono in diverse direzioni con fretta insolita. Quando David si trova all’interno di un supermarket, un uomo, sanguinante e con le vesti lacere, irrompe urlando: qualcosa, là nella nebbia, lo ha appena aggredito… Tratto dal racconto di Stephen King in

LA GUERRA PARODIATA DEL SOLDATO BEN STILLER: TROPIC THUNDER

“L’idea di Tropic Thunder mi è venuta nel 1987, mentre giravo L’impero del sole di Spielberg. Era il periodo dei film sul Vietnam: con altri amici ci presentavamo ai provini, alcuni venivano scelti e spediti sul set per l’addestramento militare. A quei tempi sembrava che gli attori non facessero altro: tornavano e raccontavano che quell’esperienza straordinaria gli aveva cambiato la vita. Io ascoltavo e non potevo fare a meno di pensare: è buffo, sarà anche stata straordinaria, ma allora quella dei veri marines? In fin dei conti non si era trattato di un addestramento militare vero e proprio…ma è tipico degli attori appropriarsi delle esperienze altrui” (Ben Stiller) Ben Stiller, classe 1965, attore specializzato in commedie brillanti e sentimentali, giunge con Tropic Thunder alla sua quarta regia cinematografica, dopo Giovani, carini e disoccupati ( Reality Bites , 1994), Il rompiscatole ( The Cable G uy, 1996) e Zoolander ( Id. , 2001). Il film mescola la parodia classica con una